I Carmina Burana di Orff nella Piazza del Castello
Una vera ovazione ha registrato l'esecuzione dei Carmina Burana al 4° Chianni Opera Festival, presso la medievale Piazza del Castello. Davanti agli scalini della Chiesa ha preso vita uno spettacolo che ha veduto come interpreti i solisti: Laura Esposito (soprano), Nicola Vocaturo (tenore) e Alessandro Ceccarini (basso).
Lo spettacolo ha visto il supporto di due cori: il Coro San Francesco di Pisa (direttore M° Enrico Nuti) e il Coro lirico San Donato di Chianni (direttore M° Riccardo Fattorini). L'orchestra è stata così composta - Pianisti: Chiara Mariani e Francesco Saviozzi, Percussioni: Fabio Rogai - Giorgio Ribechini - Federico Poli - Vittorio Ferrari - Luca Marino.
Direttore d'orchestra M° Enrico Nuti
Regia di Lorenzo Maria Mucci
Luci di Nicola Regolini e Maurizio Creati - Scenografia Chianni Opera Festival
Collaboratori al palcoscenico: Laura Gennai e Marinella Bertelli
L'evento è stato organizzato dalla Pro Loco di Chianni, con il patrocinio del Comune di Chianni, in la collaborazione del gruppo teatrale "La Compagnia di Luca" e il Gruppo Artistico "La Soffitta" di Pisa ed altri importanti sponsor privati.
Ringraziamo la famiglia Neumann per la sua gentile sensibilità e il suo sostegno. Siamo sicuri che i tanti turisti presenti all'evento, provenienti da molte parti del mondo, porteranno nel loro cuore questa serata, che ha visto un bellissimo riscontro anche per i solisti, in particolare per il soprano Laura Esposito e il basso Alessandro Ceccarini.
Regia asciutta e precisa di Mucci che ha espresso con i vari toni cromatrici le diverse situazioni descritte nei Carmina, giocando sul personaggio maschile del basso, visto come un vecchio inquisitore ormai deposto e contando sul personaggio angelicato della Fortuna, incarnata dal soprano, che vince su tutte le disgrazie dell'uomo. Avvincenti i cori e particolare plauso per le due corali che hanno offerto una performance decisamente convincente, supportati da una pregevole ensemble orchestrale di ottimi pianisti e percussionisti. Bravo il M° Nuti che ha dato anche una lettura riflessiva di alcune parti più intime della composizione.


